Jan. 29, 2018, 9:38 a.m.
Lo shiitake (Lentinula edodes) è un fungo medicinale commestibile, tanto noto in Oriente quanto poco conosciuto in Italia. E' molto ricercato per i suoi effetti terapeutici e di rinforzo delle difese immunitarie.
Il nome "shiitake" deriva dalla congiunzione della parola giapponese "shii", che indica la quercia (uno degli alberi su cui questo micete cresce preferenzialmente), al termine "take", che significa fungo. Lo shiitake è infatti diffuso soprattutto in Giappone e in Cina, paesi nei quali entra a far parte della comune alimentazione.
Numerosi studi hanno avvalorato il ruolo preventivo e ausiliario dello shiitake nei confronti di svariate patologie, anche importanti.
Con gli altri funghi medicinali lo shiitake (Lentinula edodes) condivide proprietà immunostimolanti - immunomodulanti: i suoi componenti agiscono riequilibrando e rafforzando l'attività del sistema immunitario. In particolare, dallo shiitake è stato isolato il lentinano, un betaglucano (carboidrato ad alto peso molecolare, costituito dall'aggregazione di zuccheri semplici), in grado di sollecitare i macrofagi, i linfociti T e le cellule Natural Killer, ovvero quei tipi di globuli bianchi deputati a riconoscere e distruggere elementi potenzialmente dannosi per l'organismo.
Questo processo, collegato a un'aumentata produzione di anticorpi, agisce da barriera contro infezioni sia batteriche che virali e contribuisce ad inibire la proliferazione delle cellule cancerose in alcune neoplasie.
Le proprietà dello shiitake non finiscono qui. Questo fungo "terapeutico" orientale:
Lo shiitake è interessante anche dal punto di vista nutrizionale: possiede amminoacidi essenziali, minerali (potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro, rame e zinco), vitamine del gruppo B ed ergosterolo, precursore della vitamina D. A differenza del reishi (Ganoderma lucidum), non commestibile perché di consistenza legnosa e sapore amaro, Lentinula edodes ha un gusto che ricorda la carne e che lo rende adatto ad accompagnare numerosi cibi.
Lo shiitake si trova in vendita in genere essiccato: il mio suggerimento è di acquistarlo solo se sia certa la provenienza da coltivazioni biologiche, per evitare che il fungo apporti sostanze nocive invece che benefiche, quali inquinanti ambientali, tossine e fitofarmaci.
La modalità d'assunzione più pratica e funzionale di questo efficace propulsore delle difese naturali dell'organismo è tuttavia rappresentata dalle capsule, di estratto, di fungo intero o di sue parti. La posologia dello shiitake è in genere di 1-2 capsule al giorno, anche per alcuni mesi (ad esempio, come prevenzione di influenza e altre malattie invernali). L'utilizzo dello shiitake come integratore, alle dosi raccomandate in micoterapia, è sicuro, ben tollerato e compatibile con altri trattamenti. Solo il consumo prolungato e massiccio del fungo, in rari casi, può dar luogo a effetti collaterali quali fenomeni di fotosensibilizzazione, dermatiti e disturbi gastrointestinali. Assicuratevi, comunque, che anche le capsule provengano da colture biologiche rigorosamente controllate.
Le controindicazioni dello shiitake riguardano, come per gli altri funghi medicinali, i soggetti allergici ai funghi e coloro che hanno subito un trapianto d'organo.